strafalcioni a non finire!

Gisella Germani Mazzi wrote:

Ma il tuo appunto è fuori luogo: infatti io ho scritto "leggere", tu "parlanti".
Ad esempio, quando in una traduzione che si sta rivedendo si trovano errori ortografici (e - bada bene - non disattenzioni che possono capitare a chiunque), non si può certo perdere tempo a contare fino a 2000...

Luca Ruella wrote:
Volevo solo dire che non ne farei una guerra di campanile, nord, sud, svizzeri, eccetera. Chi sa sa, chi non sa non sa, a prescindere dal luogo d'origine

Mariella Bonelli wrote:



Come per Transpax, se dalle mie parti io iniziassi a usare il passato remoto mi chiederebbero se sono uscita da un libro o in alternativa mi crederebbero un'immigrata. Da noi semplicemente non si usa nel parlato.

Mariella Bonelli wrote:
Come per Transpax, se dalle mie parti io iniziassi a usare il passato remoto mi chiederebbero se sono uscita da un libro o in alternativa mi crederebbero un'immigrata. Da noi semplicemente non si usa nel parlato.

Mariella Bonelli wrote:
Questo è vero, ma in Toscana, ad esempio, (scusate se vi cito, miei ex-corregionali!) notavo che certi errori ("a me mi garba, "(essi) vengAN", ecc.) sono diffusissimi in tutti i livelli sociali e culturali. È quasi come se, non avendo un dialetto distinto come lingua a se stante, certi regionalismi si mescolassero alla lingua comune (anche se solo parlata). In questo trovo che sia una regione diversa, poiché in altre regioni si tende a distinguere abbastanza nettamente tra dialetto e italiano più "puro". Su questo mi piacerebbe avere l'opinione di qualcuno più esperto di me.